
Ci siamo occupati tempo fa della questione dello stop dello sharing selvaggio dell’account Netflix e, alla luce di nuovi sviluppi, torniamo con degli aggiornamenti sulla faccenda qui su Moviempire.it. Non appena Netflix arrivò sul mercato non diede troppa importanza a questa pratica anzi, visto la facilità con cui è possibile condividere il proprio account con un’altra persona, sembrava proprio non curarsene, sebbene nei termini di servizio che ogni utente accetta c’è dichiarato che l’account deve essere condiviso all’interno di un solo nucleo domestico. Ora le cose sono cambiate, analizziamo nel dettaglio ciò che accadrà.
Le contromisure di Netflix
Come già detto Netflix è corsa ai ripari. Negli anni le cose sono cambiate, la concorrenza è aumentata, i costi da sostenere sono aumentati ed è per questo che il colosso dello streaming non si può più permettere dei mancati guadagni.
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Uno dei primi sistemi per evitare la condivisione di un account è quello denominato “Posizione Principale”, in pratica quando ci si connette a Netflix per la prima volta si deve registrare una posizione principale, quella che poi il sistema utilizzerà per effettuare i controlli necessari.
Inoltre, per poter usufruire senza problemi e in maniera continuativa al servizio dalla posizione che si è registrata, occorrerà collegarsi al Wi-Fi del posto e guardare qualcosa almeno una volta al mese. In questo modo l’account può riconoscere la posizione principale come attendibile per guardare Netflix.
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Grazie a queste impostazioni Netflix raccoglierà dalla posizione principale dati come gli indirizzi IP, l’ID dei device e anche le attività dell’account per sapere se il dispositivo che accede all’account è realmente collegato dalla posizione principale.
Netflix inoltre specifica che le persone che non fanno parte del proprio nucleo domestico devono utilizzare un account di proprietà per guardare Netflix, mentre a quei dispositivi che non fanno parte della posizione principale la visione di Netflix può essere bloccata.
In caso che un utente si trovi a viaggiare, Netflix ha studiato una soluzione. In verità ci sembra un po’ macchinosa e renderà difficile la vita a molti. In pratica se un abbonato si allontana dalla posizione principale per un lungo periodo la visione viene bloccata automaticamente, ma si potrà richiedere a Netflix un codice di accesso temporaneo della durata di 7 giorni consecutivi.
Diciamo che la cosa non è ancora del tutto chiara, e infatti sta sollevando un sacco di dubbi e perplessità. Se ad esempio un utente possiede più di un’abitazione (tipo una casa in montagna o al mare) e ha necessità di utilizzare Netflix in entrambe le case? Oppure se una persona viaggia da sola e richiede il codice, il resto della famiglia che è a casa potrà continuare a guardare Netflix? E ancora quali saranno le modalità con cui si richiede il codice? Le perplessità sono molte in vista di ciò che succederà
Per esempio Netflix parla di connessione Wi-Fi da associare alla posizione principale, ma chi ad esempio utilizza il servizio streaming con la connettività mobile sul proprio smartphone? Si dovrà ogni volta richiedere un codice? Tutto ci sembra decisamente troppo complicato e vedremo cosa succederà.
Infine, secondo alcuni rumors, si sta passando al vaglio l’opzione della condivisione delle password a pagamento. Questo sistema era stato lanciato qualche tempo fa come test in America Latina (dove il fenomeno della condivisione degli account ha i numeri più alti al mondo) ed in pratica consiste nell’applicare un un sovrapprezzo all’abbonamento per avere la possibilità di condividere la password con altri nuclei familiari. Come per dire: “Ok più persone possono utilizzare lo stesso account ma mi paghi di più!”.
Ripetiamo che ancora mancano tante informazioni e dettagli, per questo vedremo se ci saranno degli aggiornamenti nelle prossime settimane e, come sempre, non mancheremo di informarvi nuovi post.